Vigilare…., osservare e discernere!

rischioDi ritorno da Medjugorye stanco e “provato”, ma entusiasta qualche considerazione su ciò che la nostra gente, quella devota, quella sana quella che non molla mai….quella che silenziosamente si chiede che sarà di noi…. in Italia!
Un’impressione su tutto riguardo al teatrino della politica: in pochi giorni sui giornali, i grillini da forza “spaccatutto”, inconsistente e poca serio è diventato una forza responsabile, saggia, con cui dialogare, con cui intrallazzare!
E dire che fino a qualche giorno fa, erano definiti  incompetenti, inaffidabili, al guinzaglio della Lega…
Storia antica, da manuale/libro dei bambini: “Il rospo che diventa Principe”…. idem sul Capitano!
Che abbia fatto male o bene il Leader leghista a fare ciò che ha fatto poco importa: Lui e solo Lui alla sua coscienza dovrà rispondere…. ma attenzione a tutti ad essere vigili (Cristianamente parlando!).
Il tempo della vigilanza è anche il tempo della decisone e delle scelte. Per poter scegliere, però occorre saper esaminare, giudicare una certa realtà e trarne le conseguenze a livello operativo.
Il significato della parabola sui segni del tempo, che ci viene offerta in questa calda domenica d’agosto, risulta abbastanza trasparente anche per le nostre comunità. Come attraverso l’osservazione del tempo atmosferico si prendono determinate decisioni, così attraverso il discernimento dei segni posti della presenza di Gesù, l’uomo deve trarre delle conseguenze che influiscono sulla sua condotta.
È significativo notare che Luca, che viene considerato “l’evangelista della preghiera”, sia anche l’evangelista che sottolinea con forza l’esigenza di cogliere i segni dei tempi.
Luca stabilisce una correlazione stretta tra le due realtà: grazie alla preghiera l’uomo affina il proprio sguardo per cui riesce a decifrare con chiarezza il piano di Dio nella storia, diventa capace di districarsi nel garbuglio degli avvenimenti e fornire le giuste risposte alle provocazione della realtà.
La preghiera, prima di tutto, come possibilità di vedere l’altro lato delle cose.
La preghiera ha precisamente questo scopo: farci scoprire l’al di là delle cose, e anche e soprattutto l’al di là di noi stessi.
La preghiera non è soltanto accettazione, ma principio di indignazione, di protesta!
Ecco carissimi, nella banalità del quotidiano, delle chiacchiere, delle illazioni, del prevedere come andranno le cose, ci sia da monito, invito quanto il Signore della vita ci offre nel libro dell’Apocalisse quando afferma:
“Ecco io faccio nuove tutte le cose”….. Oggi anche grazie a ciascuno di noi!
Buona Domenica!

Pubblicato da PadreErmannoCaccia

...per Cristo...con Cristo e in Cristo!

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