La Chiesa ci invita a celebrare oggi “il perdono d’Assisi”, un’antica tradizione nata dall’esperienza del Santo di Assisi.
Secondo un’antica e documentata tradizione, una notte, mentre Francesco sta pregando accanto alla Porziuncola, viene assalito da una violenta prova: è tentato di abbandonare la penitenza per godersi di nuovo la sua giovinezza. Subito si spoglia della tonaca e si getta in mezzo ad un roveto il quale, per grazia, si trasforma in un meraviglioso roseto privo di spine. Due angeli si avvicinano e lo conducono nella piccola chiesa, dove trova ad attenderlo il Cristo e la Madonna che gli domandano quale premio desideri per quel suo atto così eroico. Francesco chiede che venga concessa un’Indulgenza straordinaria – cioè l’assoluzione generale di tutte le colpe – a coloro che fossero giunti in quel luogo pentiti e confessati. “Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande – gli disse il Signore – ma di maggiori cose sei degno e maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio vicario in terra, da parte mia, questa Indulgenza”.
Il male, si ripete fino all’insensibilità e spesso si riaffaccia a noi sotto molteplici forme quando magari si pensava di averlo allontanato da noi.
Per perdonare bisogna capire…. capire non vuol dire giustificare, il male è pur sempre male, capire è la misericordia che nasce da un cuore che conosce le proprie miserie, i dolori, gli errori e che quindi riesce ad accogliere l’altro nella sua debolezza!
E’ difficile perdonare! Quanto costa, a noi, perdonare gli altri! Pensiamoci un po’.
Perché dovremmo perdonare una persona che ci ha fatto del male?
Perché noi per primi siamo stati perdonati, e infinitamente di più. Buona giornata e Buon Perdono….