
È sempre doloroso esprimere la malinconia, il ricordo per una persona che hai stimato, apprezzato..
E Arturo Diaconale era una persona per me stimata e apprezzata.
Un dolore privato, dunque, la sua scomparsa. Ma anche una profonda tristezza pubblica, perché Diaconale è stato un grande giornalista in un’Italia dove la grandezza del giornalismo è troppo spesso un semplice ricordo del passato.
Grande perché libero, e la libertà dovrebbe essere una caratteristica di base per tutti, specie anche per un cristiano, ma non lo è.
Lui, Diaconale, libero lo è stato sino alla fine,
Pepato, sferzante nelle sue analisi sociologiche che hanno riguardato anche la nostra Chiesa, ma pur sempre libero e rispettoso
Anche se accasato, ospitato dal “potere” per le sue competenze e per la sua professionalità, Lui posso bene dirlo non si è mai sporcato le mani,, ha tenuto la cosiddetta “schiena dritta” fino alla fine,,,
Questo fa la differenza tra un grande giornalista, che il fango lo affronta senza contaminarsi, ed un qualunque “squaqquaraccaro” che sogna di potersi schizzare per dimostrare di far parte del mondo che conta.
Lui ha dimostrato di non avere bisogno di nessuno…. nella consapevolezza del suo essere “professionalmente” giornalista, cronista….
Grazie grande Arturo!