Da piccolo mia madre mi ripeteva spesso questa massima “Scherza coi fanti, ma lascia stare i santi” e come tutte le massime anche questa contiene una filosofia spicciola, rispettosa ma vitale; ciò che è “Santo” deve essere rispettato.
Che cosa Gene Gnocchi, il suo monologo sulla Pandemia, pronunciato e a quanto si dice, applaudito e apprezzato dal Vescovo/Amministratore Apostolico di Carpi dal suo Vicario generale nel quale, irrispettosamente in Cattedrale e non in un teatro, hanno scherzosamente parlato di Lambrusco e degli attributi di Rocco Sifredi qualcuno dovrebbe spiegarlo e magari dire chi lo abbia invitato e pagato….
Laicamente intesi, gioia, umorismo e riso hanno molto in comune. Sono estremamente soggettivi, ma quando passiamo a una loro comprensione religiosa, le definizioni cambiano, perché adottare un punto di vista religioso, e in cattedrale la “vista” è religiosa, rivela luci e ombre. Tutto dipende dalle “intenzioni”.
C’è aldilà di che ne dicano i ben pensanti, un riso, un umorismo buono e uno cattivo, e a Carpi sopratutto in quell’occasione è stato cattivo umorismo.
Come recita il libro del Qoelet, c’è un tempo per piangere e un tempo per gemere!
Un umorismo sciocco come quello presentato a Carpi, può contribuire, a volte, a rischiarare situazione buie come quella che sta vivendo quella chiesa particolare, ma può anche aiutare ad approfondire la propria vita spirituale in modi altrettanto importanti aldilà delle comparaste a questa o a quell’altra manifestazione….
É fuori di dubbio che fare battute blasfeme, non è una libertà, ma una inciviltà.
Credo che pochi non possano convenire su questo: insultare non fa parte di un diritto, ne può essere ammesso in alcun modo, in particolare in un luogo come una Cattedrale…
Buona Domenica…..