Nell’aver superato il traguardo dei 51 anni attorniato da una miriade di amici, ho preso atto che c’è sempre qualcuno che ride dei nostri personali conti!
Ho imparato dalla mia personale esperienza di smettere di fare il contabile…
Ho deciso di lasciare ad altri contabili, freneticamente impegnati sui loro taccuini, dalle loro calcolatrici, lasciarli a risolvere, le loro difficile equazioni di produzione, di domanda e di offerta…
Mi è tornato alla mente un vecchio adagio del mio vecchio parroco che amava ripetere: “Beati gli inutili, perché soltanto essi sono indispensabili…”.
In 51 anni ne è passata di acqua sotto i ponti…quanti sbagli, errori!
Ma lo sbaglio, non sta nelle cifre. Quelle si voglia o no, sono esatte… ma lo sbaglio, sta nella vita… Nel ridurla a una questione di cifre, di quantità, di peso….
La matematica non dà un significato alla vita!
Mi è più utile oggi, ripensarmi mettendo alla porta la benedetta/maledetta efficienza,
Preferisco scegliere l’opzione del sentirmi osservato, da uno sguardo speciale quello del “Supervisore”…. chiedermi costantemente ciò che conta e ciò che non conta, tenendo sempre presente quello sguardo.
Ad amici poco frequentanti, in grave crisi di astinenza di preghiera e del sano “silenzio”, che in questi giorni mi hanno tampinato chiedendomi: “a che serve la preghiera?”, rispondo…”a che serve tutto il resto?”….
Bella domanda che bisognerebbe porsi ogni giorno….
Buona Giornata e Buona settimana!