Corse giuste e corse sbagliate….

forzaedebolezzaQuello che sta succedendo un pò ovunque, la dice lunga sul nostro essere cristiani, nel rendere testimonianza come cristiani. Gareggiamo, anche noi, corriamo anche noi, ma in che modo corriamo, gareggiamo?
Nella Lettera agli Ebrei [12,1-2], leggiamo: “Corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta, fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta”. Amici miei questa è la Gara giusta ed indica la finalità, lo scopo del gareggiare cristiano.
Il problema è che talvolta, spesso facciamo e compiamo corse sbagliate. Una gara, una corsa che non ha come riferimento ed obbiettivo il Signore. Anzi, si intraprendono corse, gare con obbiettivi diversi rispetto a questa. Obbiettivi e gare di tipo finanziario, di successo personale, realizzazione di se stessi, realizzazione di un potere fino a se stesso.
Una corsa per una vita agevole, piacevole, bella e stabilita… Una vita “tranquilla” e una pace personale. In realtà, e le vicende che stiamo esperimentando in buste settimane ce lo insegnano, è una vita per sentirsi vuoti, profondamente vuoti, senza obbiettivi condivisibili.
Ci sono, si voglia o no, due tipi di corse: la corsa cristiana e la corsa del mondo. La prima, è corsa della fede che la gente corre guardando e avendo come riferimento Gesù, questa è una corsa di una vita “vissuta” attraverso ben precisi “confini”, obbedendo e avendo come riferimento l’obbedienza. Una corsa bene diversa rispetta alla corsa del mondo imposta attesero il consumismo, il materialismo.
L’autore della lettera di Giacomo, [4,4], dice: “O gente adultera, non sapete che l’amicizia del mondo è inimicizia verso Dio? Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio”.
Deve essere chiaro, e si voglia mai che questa “fermata obbligatoria” imposta da questo maledetto Virus ce lo inculchi bene nella testa, che non è possibile corree due corse nello stesso tempo. Non è possibile essere contemporaneamente su due cavalli, o alla guida simultanea di due macchine. Bisogna scegliere una delle due, la cosa essenziale è decidere in quale corsa vuoi correre, tenendo presente che avvicinarsi a Dio porta vita. Gesù afferma che quelli che cercano la “loro vita” la perdono. Molti di noi tentiamo di salvare le nostre vite, per molti di noi la nostra vita è la cosa più importante. la vita di Gesù è perdere la vita per Dio, esser obbediente a Dio, guardiamo e ritroviamo Gesù e probabilmente troveremo quello che Gesù: Vita!
Parlando, l’altra sera con Suor Angela Bertelli di Carpi, che ha perso la cara mamma per il coronavirus, ammettevamo che più corriamo per la corsa sbagliata e più ci allontaniamo da Dio, dalla nostra reale e concreta felicità. Ma c’è ed esiste un sentiero di ritorno.Una strada che parte dalla consapevolezza e dalla raccomandazione che ci è offerta dalla sacra scrittura: “Esaminiamo la nostra condotta, valutiamola, e torniamo al Signore” [Lamentazioni 3,30].
Correre per correre non porta a nulla, è forse il caso come cristiani di correre ma con un senso e con l’obbiettivo giusto: Buona giornata!

Pubblicato da PadreErmannoCaccia

...per Cristo...con Cristo e in Cristo!

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