Se il mistero della Chiesa è prima di tutto di poter dire “noi” con Gesù, stante le reazioni quotidiane sull’uso anche pubblico della corona del Rosario, bisogna dire che c’è ancora una soglia da superare…
Come la storia della salvezza ci insegna, c’è da constatare che da una parte c’erano coloro che seguivano Gesù, e poi c’erano gli altri. Con quale diritto questi ultimi osano invocare il suo nome e operare guarigioni?
Forti del loro buon diritto, gli apostoli avevano cercato di impedirlo!
La loro amicizia con Gesù, l’appartenenza certificata al “gruppo”, le lunga ore che avevano trascorso presso di lui, i sacrifici che avevano affrontato per seguirlo, tutto questo non dava loro il diritto di intervenire,? di interporsi?
La risposta di Gesù è sconcertante, risponde: “Chi non è contro di noi è per noi!”.
Gesù non dice “contro di me” o “per me”, ma “contro di noi” e “per noi”. Il suo nome non gli appartiene più. Gesù non è il proprietario dei miracoli fatti in suo nome!
Ecco la soglia da superare. Perché, nel mondo, ci sono molte persone che si mettono insieme nel nome di Gesù, e formano anche gruppi calorosi, ma escludono coloro che non li seguono! In ogni nostra comunità esiste anche questa tentazione:sbarazzarci di coloro che non sono come noi, perché riteniamo che siano contro di noi.
Il mistero della Chiesa non è solo un modo di vivere insieme, di dire “noi”, ma anche un modo di essere, una maniera di amare. Si tratta di amare gli altri, certo, ma per questo dobbiamo per prima cosa cominciare ad amare noi stessi, con tutte le nostre ombre, le nostre ferite, le nostre colpe…. E allora ben vengano rosari sbandierati, recitati anche da coloro che a torto o a ragione non sono considerati “dei nostri”…..ma che non sono “contro di noi”!!! Buona Giornata