Carissimi,
da Medjugorie in cui da ormai 6 anni trascorro l’ultimo giorno dell’anno vi voglio indirizzare un mio ultimo pensiero…..
Siamo alla fine di un altro anno, per tanti versi, almeno per chi vi scrive tribolato….ma anche pieno di avvenimenti, storie, esperienze uniche, che la grazia del Signore ci ha concesso e sentiamo il bisogno di dire semplicemente ‘grazie’ a Lui e a tutti coloro che ci hanno permesso di trascorrerlo nella pace.
Quello che a noi è chiesto, per il bene nostro e di tutti, è di inserire in questa storia segni di bontà, spargendoli a piene mani soprattutto là dove essa manca, senza lasciarci trascinare nel gorgo dell’imbarbarimento del linguaggio e dei costumi, ormai troppo presenti anche sulle bocche e sulle pagine di giornali di certa stampa cattolica, che qualcuno vorrebbe spingerci ad adottare.
La violenza verbale, che impedisce un sereno confronto tra idee diverse della società e della vita civile, è congeniale alla violenza, anche fisica, nelle relazioni…
La pretesa di affermare se stessi, la propria fede politica o religiosa, distruggendo l’altro, nega ciò che è fondamentale per tutti: la comune appartenenza alla specie umana, prima ancora che a questa o a quella religione o a questo o a quella nazione o partito.
Solo l’accecamento che viene da questa dimenticanza porta all’irrazionalità della violenza cieca di cui stiamo facendo esperienza e che rischia di uccidere in noi il senso di umanità, prima ancora di abbattersi su vittime innocenti. Alla violenza verbale noi dobbiamo rispondere con la forza della ragione e non con altra violenza che dilata solo gli spazi dell’inimicizia.
Il tempo che Dio ci dona deve servirci a spegnere la violenza che è la vera minaccia della società, infinitamente più delle crisi economiche che pure provocano sofferenza in molti. E la violenza nasce prima nel cuore che nella lingua o nelle armi. Finché il cuore non è risanato, e lo può essere solo con la bontà, è illusione pensare di costruire un mondo, una società pacifica, multietnica…..
Allora ringraziamoci vicendevolmente….Ringraziamo Dio per il bene che ci ha concesso di compiere nell’anno che si chiude, chiediamogli perdono per quello che non abbiamo voluto o saputo compiere e rinnoviamo la nostra speranza in Lui: Egli continuerà ad accompagnarci così che il tempo che ci dona non sia sprecato, ma diventi fecondo per le nostre famiglie, le nostre comunità, i nostri gruppi di Preghiera….
E che Dio vi benedica….