Si avvicina l’ora dei saluti, delle scuse, dei ringraziamenti in un Natale per me particolare, insolito…. un Natale nel quale ho riscoperto il valore della “vicinanza”…una vicinanza in movimento! Non è tanto la vicinanza fisica, quello a cui faccio riferimento quanto il mio farmi vicino, “prossimo”…
Se mi avvicino io, si dissolverà, al mio avvicinarmi ogni distanza. Non mi chiedo, allora e in queste ore, se uno è o non è dei miei….se mi avvicino, diventerà mio! E’ un pò la rivoluzione del vangelo. Ebbene chi è vicino e chi è lontano? Chi è vicino al Regno di Dio e chi è lontano dal regno di Dio?
In queste settimane, assorto come non mai, a cercare e a dare spiegazioni di miei distinguo, a molte “precisazioni” mi sono posto e vorrei porre in modo un poco grezzo quello che la mia piccola, giovane (nonostante la veneranda età dei miei 50 anni) esperienza sacerdotale mi fa risuonare incessantemente nella vita quotidiana: Gesù nel suo Vangelo ai discepoli propone una dottrina o propone una strada?
Gesù ci e mi mette in guardia: “Non fatevi chiamare Maestri, perché uno solo è il vostro Maestro” (Mt 23,8). La traduzione letterale del testo greco recepita nella versione della CEI, parla di “fate discepoli”, che è totalmente diverso dall’indottrinare, è comunicare il fascino di un altro, di Gesù e del suo Vangelo, non si tratta dunque di indottrinare ma di affascinare. Affascinare gli altri di Gesù e del suo vangelo, non significa certo rinchiudere Gesù in una tomba di codici e definizioni, seppur necessarie, ma aprire il cammini dietro di Lui….ed è quello che mi ha ispirato e mi ispira….
Lontani o Vicini? Dottrina o strada?
Decisiva è la testimonianza, che non è ripetere formule. E’ portare sul volto, il proprio volto la trasparenza dell’alba, quell’alba gloriosa della risurrezione….
L’amicizia non è soltanto un legame o un rapporto come un altro, ma rappresenta molto di più. L’amicizia è come la forza che tiene insieme il nucleo di un atomo. E’ un legame intimo che ci attrae quando altre forza verrebbero separarci. Più è forte l’amicizia, e più è profonda la sua intimità.
La vera amicizia è tanto preziosa quanto rara.
Certo, oggi il concetto di amicizia è diventato piuttosto superficiale, ma nulla ci vieta e ci impedisce di ritornare a bomba da dove la vera amicizia, nel Signore, si fonda. Sarà fondamentale allora tenere ben presenti, vivere, tre aspetti fondamentali di ogni amicizia: RICORDARE ciò che eravamo prima dell’incontro, la conoscenza dell’altro, NUTRIRE coltivando l’amicizia là dove ogni “vera” amicizia cristiana nasce e si sviluppa: la mensa eucaristica, la preghiera e la Parola, RESISTERE ai contrasti, alle difficoltà oggettive dell’amicizia, alle tentazioni della dimenticanza….
Penso che questi tre aspetti possano considerarsi doni da contrapporre a semplici definizioni: Lontani- Vicini, strada e dottrina, Buona Giornata!