Gli imprevisti della vita, trasferimenti, trasloco, caos nel bel mezzo delle feste natalizie ti mettono in apprensione, in agitazione…..per fortuna ci sono gli amici vicini e lontani che ti danno botte de vita! Mi è capitato ieri domenica, invitato insieme agli amici di “Eccomi” di festeggiare un anniversario importante: un 50° di matrimonio, e di stringerti intorno a due vecchi amici Luisa e Enzo e di conoscere, immergerti in “famiglia”…..
Una festa che come prete ti fa riflettere…..
Mi sono detto: che tristezza uno fa una cosa e tutti lo seguono….”Vado a pescare” dice Pietro e tutti lo seguono…. dicono “Veniamo anche noi”.
Tutti hanno una cosa vuoi non averla anche tu?
Adesso va di moda il Tablet all’ultimo grido, il telefono all’ultimo grido….: vuoi non averlo?
Qual’è il modello a cui tutti ambiscono, anche nelle nostre piccole comunità familiari? Lavorare lui e lei, avere una bella casa, uno o due figli, una vita tranquilla, avere qualche soldo per le vacanze e le emergenze,; lui avere una “buona” auto e lei permettersi un “buon” vestito. Una volta c’era chi pensava di diventare prete, ad andare magari in missione, a diventare uno “stano”, a diventare un politico non corrotto, a lottare per un mondo migliore o diverso. Una volta c’erano altre possibilità, oggi sembra esserci un’unica strada che tutti devono percorrere e percorrerla alla stessa maniera! Sbaglio?
Ed è questo che ci fa tristi! Pretendere ed imporsi di afre tutti le stesse cose.
E se magri due persone come Enzo e Luisa decidono di fare qualche cosa di diverso, ossia pur nei limiti di ciascuno testimoniare, vivere e rivivere un’esistenza basata, incantata su chi si è scelto come “vita” è roba da altro mondo!
La gente non crede che si possa essere felici!
Crede che “bisogna tirare avanti”, che “bisogna accontentarsi”, che “bisogna farsela andare bene”, che “bisogna prendere quello che viene”…… tristezza nascosta dietro queste parole; rassegnazione, vuoto e sconforto!
Ci illudiamo, fingiamo di stare bene! Dio non cambia per come la pensiamo noi! Ce la cambia, ma non come la pensiamo noi!
Amici mie non illudiamoci: non è ciò che sta fuori che ci riempie, ciò che riempie le nostre “reti”, le nostre vite, ciò che ci fa cantare di gioia, ciò che ci fa sentire uniti e amati dallo stesso Dio, ciò che ci rende vivi, non è fuori di noi ma dentro di noi!
Luisa e Enzo ci dicono, nella loro normale esistenza di sposi, che è necessario entrare dentro di sé; se loro hanno voluto che le loro reti (anima) fossero pieni hanno dovuto stare con se stessi e con Dio che abitava la loro vita! Sio sono dovuti conoscere, hanno dovuto scappare di fronte ai propri mostri, hanno dovuto familiarizzare con loro, non hanno nascosto i loro istinti, rabbie e sentimenti ma se li sono fatti amici…..
Fu questo il miracolo degli apostoli. Trovarono Dio nella loro vita ordinaria, quella di tutti i giorni. E la loro vita non fu più la stessa…..
La gente cerca Dio nelle apparizioni, perché non “lo vede” nella propria vita…per questo lo cerca fuori! Ma Dio se appare, ti incontra nella chiesa della tua “vita”…… e per la scelta, il coraggio di Enzo e di Luisa dobbiamo ringraziare… loro e il Padre eterno! Buona giornata!