Nella giornata in cui la mia comunità di Mortizzuolo ha festeggiato il Patrono San Leonardo Limosino, dopo la Santa Messa mi sono recato a Firenze per un momento di deserto. Ho bene in mente il momento “buio” che è calato sulla comprensione dell’essere Chiesa, della sua dottrina, sul modo che ha caduta riguarda anche il modo di concepirsi parte della chiesa in movimenti che alla chiesa fanno riferimento alle inevitabili chiusure, distinguo, alla mormorazione alle divisioni all’interno degli stessi gruppi, agli sguardi giudicanti degli uni verso gli altri.
Attenzione amici miei! L’affermazione solenne che Dio è luce, dovrebbe illuminare ogni uomo, La luce precede sempre la temere, sebbene questi cerchi sempre di soffocarla. La luce ha due caratteristiche: illumina e riscalda. la luce rende visibile cose, le rende “parlanti” e dona la capacità di vedere e di essere visti…. più che le chiacchiere, le mormorazioni! Il calore, invece, è ciò che rende vivibile la vita visibile, ciò che fa della vita un’esistenza che può crescere e maturare fino alla sua pienezza. Questo calore è l’amore….. quello che manca quando si giudica, quando si estromettono persone, sensibilità diverse rispetto alle nostre!.
Attenzione: l’amore al fratello o alla sorella non viene meno, e non può venire meno, anche se questi si comporta “apparentemente” da nemico. Gesù nel Discorso della Montagna, ne ha fatto un elemento costitutivo della vita cristiana. Faccio mio il monito del cardinal Sarah: “se la parola caratterizza l’uomo, è il silenzio che lo definisce perché la parola non acquisisce senso che in funzione del silenzio”…amici miei si costruisce e si può costruire una comunità se abbassiamo il volume, se evitiamo strategie di accaparramento di credibilità e con il nostro “santo” silenzio rendiamo testimonianza di ciò che siamo e che tendiamo, alla luce del Cristo crocifisso, ad essere….Buona Notte