Signore sto per coricarmi, dopo una giornata intensa…ho rincontrato un vecchio e caro amico e ti ringrazio per la ventata di freschezza che mi ha portato…..
Ho appena finito di vedere i telegiornali… E a voler ben guardare le notizie trasmesse, mi viene spontaneo chiederti : “Sarebbe possibile assistere alla tua edizione privata del telegiornale?”.
Vedi Signore, sono insoddisfatto stasera….molto insoddisfatto! Sono insoddisfatto di me, degli altri, di quello che è successo in Italia e nel mondo.
Durante tutta la giornata, ho assistito alle solite “sequenze”: le mie stanchezze, le mie insofferenze, le mie impazienze, i miei timidi e goffi slanci, le mie sciocchezze…
E poi ho assistito alle “solite” sequenze che mi hanno offerto gli altri: sorrisi, ipocrisie, sopportazione, vigliaccherie, un pò di bontà, una buona dose di pregiudizi, mugugni, pettegolezzi, un bel campionario di vanità….
Insomma il montaggio di tutte queste “sequenze” non mi regalano emozioni particolari.
Infine il telegiornale, quello dello schermo televisivo. Ma anche qui sono rimasto con l’amaro in bocca. Non ho trovato il materiale che mi interessava, per raccontare “con tutto il cuore”, le “tue meraviglie”….
Scusami se insisto. Lasciami almeno stasera, Signore, accoccolarmi accanto alla tua poltrona, per assistere all’edizione del tuo telegiornale privato.
E vuoi mai che alla fine del tuo telegiornale, c’è spazio anche per me? Oh, lo so, io sono un povero prete, povero nello spirito, io non ti concedo tanto spazio, non ti lascio lavorare liberamente…
Questa speranza mi fa sentire più leggero, ora che se ne sono andati quagli odiosi inquilini che mi occupavano, appesantivano, mi sento più leggero e ho voglia di esser felice.
Quando, dopo aver sbirciato il tuo telegiornale, mi rilasserò, sono certo che riuscirò ad amnmirare le tue meraviglie che senza chiasso hai dispensato ovunque e potrò felicemente rivolgerti un invito: “Chinati su di me, Signore…” Buona Notte