Chissà cosa dirà la mia amica Natalia che va fiera, in confronto ai modenese, del suo famoso tortellino bolognese, lei che di origini è bolognese!
Chissà il povero Carlo, suo fratello salito al cielo due anni fa, che era uno dei ristoranti di Bologna più rinomati, “la Gigina”, che della “identità bolognese” era uno degli acerrimi propugnatori…
Il futuro cardinale (sabato prossimo al concistoro in Piazza San Pietro) e Arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi, ha lanciato in occasione della festa di San Petronio, Patrono di Bologna, il tortellino con il pollo.
Cioè il tortellino che sostituisce l’impasto di maiale con quello di pollo per consentire anche ai musulmani di mangiare il piatto principe della trazione culinaria bolognese.
“Il tortellino dell’accoglienza”, così è stato chiamato ha provocato una immediata polemica tra tradizionalisti e progressisti cattolici. Che la Chiesa si debba interessarsi e impegnarsi concretamente nei confronti di tutti, sto nel suo DNA ma che si metta anche a discorrere in cucina sembra veramente paradossale…. Il maiale, si voglia o no è re delle innumerevoli ricette di sughi, impasti, come dal resto lo è per la famosa pasta nelle ricette della carbonara o della pasta amatriciana….insostituibile!
Se in nome dell’accoglienza mettiamo, anche in soffitta ciò che ci contraddistingue a livello mondiale, a livello indennitario e che tutti ci imitano…. siamo a posto…..
Verrebbe da ripetere un intercalare famoso a Bologna che la mia dignità sacerdotale mi porta a non scrivere….. Buona Giornata!
Carissimo Don concordo su tutto ! Ma come é possibile che possa accadere questo ??? Ma come può la chiesa schierarsi anche riguardo l’arte culinaria ? Non ci capisco più niente !!!!
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