
La parabola che ascolteremo oggi, quella del Povero Lazzaro e il ricco Fariseo, più che descriverci la geografia dell’aldilà, di ciò che avverrà nell’altra vita, ci ammonisce, ci sprona ci indica le contraddizioni del presente ci suggerisce una soluzione al nostro vivere quotidiano dell’al di qua: le nostri sorti si giocano oggi, quaggiù, in questo momento. E’ il presente che viene “fissato” in eternità.
E’ l’al di qua che viene trasformato in al di là.
Il ricco pare accorgersi di aver bisogno degli altri, quando ormai ha “passato l’abisso”, quando non è più in tempo. E sembra occuparsi degli altri (dei suoi cinque fratelli) in ritardo. In realtà ha mancato il presente.
Gli incontri avvengono e si consumano quaggiù, i rapporti si intrecciano su questa terra, nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità, gli appuntamenti decisivi sono per l’oggi.
E’ soltanto l’oggi, qui, che si può essere liberati dal proprio passato, e grandiosi quindi il futuro. E anche noi abbiamo, per questo, “Mosè e i profeti”, ossia la Parola di Dio. Non abbiamo bisogno di miracoli eccezionali, come quello di un morto che venga ad ammonirci (come vorrebbe il ricco per i suoi fratelli). La fede non nasce dai miracoli, non è un morto risuscitato ma la Parola di Dio che risuona nel nostro cuore che può farci aprire gli occhi. E’ la Parola il vero miracolo, che può provocare una risurrezione.
Nessuna conversione vera può essere fondata su un miracolo spettacolare e la paura.
Certo la Risurrezione del Cristo è e rimane un miracolo, il grande miracolo. Tuttavia anche questo miracolo è trasformato, per noi, in Parola efficace, in predicazione, in testimonianza. E siamo beati perché, pur non avendo visto Gesù uscire dal sepolcro, ascoltando e vivendo personalmente usciamo dal nostro sepolcro, dai nostri sepolcri e usciamo alla scoperta dei fratelli.
Gesù non cerca di spaventarci con un inferno futuro prossimo o di consolarci con un paradiso futuro. Piuttosto ci indica come il cielo cammini là dove risuona la Parola di Dio che permette a un uomo di trovare e riscoprire il proprio fratello. E c’è da fidarsi! Buona domenica e buona giornata…