Una lapide….la dimenticanza, la smemoratezza… la mancata volontà di far piena luce su un’evento drammatico che visse qualche anno fa un’intera una comunità cristiana a San Biagio di San Felice sul Panaro, una comunità alla quale sono legato dalla vicinanza, attraversata la strada sono nel territorio di San Biagio…
Eppure don Giorgio continua a vivere! Nel cuore di tanta gente, magari con qualche acciacco di troppo, ma che non vuole sotterrare l’esempio di quell’uomo.
Don Giorgio è stato un sacerdote semplice, singolare per le sue iniziative umanitarie, ha sopportato sospetti infamanti, è stato accusato di avere addirittura rinnegato la sua fede cristiana, è stato ritenuto capo di una setta satanista, un prete pedofilo, la sua anche a distanza di anni rimane una complicata, surreale vicenda umana consumata nella terra in cui vivi ed esercito come sacerdote.
Don Giorgio muore di infarto la sera del 19 maggio 2000 dopo che 24 ore prima il tribunale di Modena aveva richiesto 14 anni di reclusione…
Una vicenda dolorosa, che ha affinità, con la vicenda recentemente emersa a Bibbiano..
Inadempienze ed errori da un punto di vista professionale da parte degli psicologi che hanno raccolto testimonianze dei piccoli, inadempienze ed errori che inficiano pesantemente la possibilità di utilizzare i resoconti forniti dai minori ai fini giudiziari o che ne invalidano gli stessi contenuti.
Sarà interessante ascoltare, registrare, appuntarsi le storie, i nessi che collegano due tristi e maledette storie quelle della Bassa modenese e quelle di Bibbiano, dei tanti Bibbiano nel convegno di sabato 21 settembre a San Felice sul Panaro organizzato dal Comitato Famiglia e Vita a partire dalle ore 17.00.
E chissà che guardando a ciò che è successo nella triste vicenda di don Giorgio si possa evitare altre tragedie familiari e sociali.