Sempre a propositi di soldi, di 8×1000 alla Chiesa… Si dice che i soldi non puzzano. E’ vero, ma solo fino un certo punto. Qualche volta e per qualcuno esalano un profumo che stordisce. E alcuni “amministratori dei misteri di Dio” lo confondono con l’odore della carta stampata, del giornale quasi fosse l’odore dell’incenso (che, ahimè forse, non conoscono neppure più).
Sopratutto la Chiesa deve recuperare, nella realtà e non solo a parole e nei titolo pro o contro qualcuno e in dichiarazioni ufficiali, una dimensione di povertà, di vera accoglienza e dialogo!
Una povertà bene visibile, trasparente, evidente attraverso dei segni concreti (…magari il silenzio) e l’abbandono di altri segni che costituiscono una smentita alla povertà e all’umiltà professata e sbandierata!
Non basta dichiarare, che la Chiesa è dalla parte dei poveri, è la Chiesa stessa che deve essere povera. Solo una Chiesa povera, umile acquista credibilità nell’annuncio del Vangelo. Il mio santo fondatore San Filippo Neri ammoniva: “Tenetelo a mente: se volete far frutto nelle anime, lasciate stare le borse [aggiungo io i giornali…]”. Buona Giornata
Già. Invece sbraitano
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