Concluso ieri sera il Seminario di vita nuova nello Spirito Santo. 18 adulti hanno ricevuto l’Effusione dello Spirito Santo, tanta felicità, sorrisi, lacrime per un percorso durante qualche mese e che speriamo possa avere un buon seguito…
Accennavo, nell’ultima catechesi fatta, e riguardante specificatamente l’umiltà, che noi Cristiani abbiamo un Dio vulnerabile, debole che si lascia ferire in ogni tempo dalla creatura che grida….
Lo ha fatto anche con il popolo di Israele che al grido degli oppressi interviene. Non si limita a commuoversi, ma è determinato a intervenire, anche se lo fa attraverso la mediazione di Mosè.
Colui che vorremmo da sempre, specie in filosofia, definire come il “motore immobile”, in realtà si mette in movimento, non sta al suo posto, “scende”, viene a liberare….
Per combattere contro l’indifferenza generalizzata che minaccia di infettarci, non basta “voler sapere”, come spesso mi è stato chiesto in questi giorni, . E non è sufficiente neppure lasciarsi commuovere, ferire. La vulnerabilità deve portarci a una constatazione tanto difficile quanto dolorosa: la faccenda mi riguarda. Mi interpella, mi tira in ballo, mi stana del mio guscio “privato”, “decreto”, mi fa uscire allo scoperto.
Non posso giustificarmi, senza arrossire, affermando placidamente: “Io cosa c’entro in questa faccenda?”. E neppure rifugiarmi come le tartarughe, nelle solite frasi di comodo: “Che ci posso fare io?”. Oppure, peggio: “Non tocca a me…ci pensino i responsabili”. Tutti dobbiamo pensarci, perché tutti siamo responsabili. Tutti, seppur a livelli diversi, siamo colpevoli di certe situazioni. A buon intenditore, poche parole….Buona Giornata
Come sono belli sui monti
i piedi del messaggero di lieti annunzi
che annunzia la pace,
messaggero di bene che annunzia la salvezza,
che dice a Sion: «Regna il tuo Dio».
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