QUESTO E’ IL COMMENTO INCRIMINATO…

Perché?

Sono passati quasi 30 anni dal 18 giugno 1989, elezioni europee. Quel giorno l’Alleanza Nord, embrione della futuraLega, conquistò l’1,83%, mandando a Strasburgo 2 parlamentari (Moretti e Speroni). Ieri il movimento fondato da Bossi e trasfigurato da Salvini è diventato il primo partito d’Italia. C’è un dato sorprendente che emerge da queste ultime elezioni: la percentuale di voti presi dalla Lega è identica a quella presa dalla Dc nel 1987: 34,3% Lega, 34.3% Dc alla Camera (al Senato si fermò al 32% circa). Questo sta a dimostrare che la Lega rappresenta ormai l’orientamento elettorale dei cosiddettimoderati ed è nei fatti anche il partito di riferimento di buona parte del mondo cattolico. Se andiamo poi a guardare le battaglie politiche e i valori rappresentati, questi sono in larga misura sovrapponibili, pur con accenti diversi, a quelli di un autentico popolarismo… Il cambio di passo, che ha catapultato la Lega in testa alla serie A dei partiti, però è frutto dell’esperienza al governo.
Salvini ministro dell’Interno e vicepremier. In un’estate ferma gli sbarchi “di barche e barchini”, rischia il processo per aver resistito nel caso Diciotti, porta a casa un alleggerimento della legge Fornero sulle pensioni (quota 100), introduce una flat-tax per le partite Iva, spinge per una pace fiscale che conquista quasi 2 milioni di contribuenti. Senza scordare la legittima difesa approvata e il giro di vite sulla sicurezza.
La gente comune, attraverso i social e le centinaia di comizi, ritiene che Salvini sia “uno di noi”. Parla semplice, schietto. E fa, o almeno ci prova, quel che dice. Dicevamo: la coerenza. Dopo essere stata tradita da tanti, il popolo ha scelto uno fidato. Se Matteo non molla, può ancora salire