Sono una mosca bianca…. da bergamasco impegnato pastoralmente lontano da Bergamo, tifo e mi emoziono guardando e tifando la “dea”….l’Atalanta…. e non mancano, manco a dirlo, battute a go-go…. Atalanta, una squadra di provincia nell’Olimpo della Champions: un premio ai sacrifici e alle idee….
Ma, scusate se mi permetto, qualche riflessione sul mondo malato del calcio, vale la pena farla…. Guarda caso, spesso a capo di chi costruisce una stagione fondandola sui sani principi ci sono persone che il calcio lo hanno praticato e che nella vita hanno messo in piedi aziende “vincenti” e sanno esattamente come muoversi, tanto nel calcio quanto nella gestione delle persone. Tutti devono saper fare tutto ormai, ma a ognuno spetta un proprio compito particolare perché questo venga svolto al meglio.
Non è un caso che l’Atalanta sia una delle rarissime realtà calcistiche che ha come presidente un ex calciatore, tifoso, nato e cresciuto nella città della sua squadra, che si è fatto poi imprenditore di successo…
Ecco perché l’Atalanta non è una Cenerentola diventata principessa grazie ad un principe e non è nemmeno frutto del caso, del miracolo, dell’aiuto del dio del pallone, della coincidenza, della poca forza delle altre squadre. L’Atalanta è diventata principessa grazie alla forza delle sue idee, grazie alla bontà di persone vere, appassionate, veraci, misurate. I titoloni passano, gli insegnamenti devono restare. Guarda caso (ancora) Gasperini, l’artefice del progetto delle meraviglie insieme a Percassi, ha appena prolungato il suo contratto con l’Atalanta in barba a soldi e fama che lo attendevano nelle piazze spendaccione, ma ultimamente a corto di risultati. E di emozioni! Che speriamo non manchino l’anno prossimo! Buona Giornata!