Il cristiano è un “mandato”! L’essere “mandato”mi obbliga, ci obbliga a vincere la tentazione di delegare an altro al mio posto! Nel Vangelo non c’è posto per chi si accontenta di “guardare” soltanto. Essere di “Cristo” significa essere immersi intuii, più di un pesce nell’oceano: se esce ad asciugarsi sulla riva del mare, muore! Una fede da “pensionato” non appartiene al cristiano.
Gesù, ogni giorno passa il testimone a ognuno di noi perché la corsa continui fino alla fine dell’ultimo giorno. Il clima culturale di oggi è deresponsabilizzato, tanto che amiamo giuocare al tocca lui,, anziché tocca a me. Scarichiamo sempre sugli altri ciò che dovremmo fare noi!
E’ molto comodo stare in pantofole, anziché mettere gli scarponi! E’ molto riposante correre dietro ai sogni, stare guardare al cielo, anziché scendere per strada far da testimonio a costo di ricevere anche delle percosse. Eppure l’esser in missione per il cristiano è come il respirare per l’uomo: è un diritto-dovere nativo che lo inserisce, e non per sua volontà, nella storia delle grandi narrazioni di Dio.
Può apparire un compito certamente troppo difficile! Lo è senza dubbio, perché essere “vangelo vivo” non è come essere commendatore!
Il compito è alla portata delle nostre mani e del nostro cuore se ci lasciamo possedere dalla conoscenza che è data dallo Spirito Santo, così da essere capaci di riconoscere i segni della presenza di Gesù nel mondo ed essere pronti a “prostrarsi ai suoi piedi” sentendoci da Lui sostenuti…. CORAGGIO!! Buona Giornata