C’erano, non molto tempo fa, le osterie: luoghi fumosi, odorosi di sigaro e pessimo tabacco dove la sera si riunivano “i compari” per parlare di donne, di governo e di vino, tre argomenti forti, capaci di tirare le ore piccole e accompagnare incerti passi verso casa. Le osterie di un tempo non esistono più, ora sono bar, pub, club, night… sono le piazze e magari qualche nostra chiesa….. e se qualche nostalgico resiste ancora ha messo l’h davanti ad osteria ma ha cambiato tipologia al servizio: usa tovaglie, serve cibo cucinato e vino, anch’esso raffinato, in bottiglia, e con bicchieri design.
Cambia anche la tipologia degli avventori, in questi luoghi vanno famigliole per la festa, e gli argomenti sono sempre gli stessi: donne, vino e governo sempre più in chiave di potere; certo non si esce di qui completamente ebbri, ci vuole altro per perdere la bussola. L’ebbrezza vera, vivace e persistente batte altri sentieri, corre sui social: decine di migliaia di parole ripetute e copiate da un esercito sterminato di esperti e tuttologi. Sono nella stanza dei bottoni, giudicano e sbeffeggiano chiunque, e non tollerano avversari e consigli. Viene da chiedersi: quanto è lontana ancora l’alba che sostituirà l’ebbrezza con una rinfrescante brezza mattutina?