Per la speranza quelli che corrono non sono tempi facili. Quando ci si guarda un pò intorno, ci si imbatte in molta incertezza e preoccupazione; il futuro è percepito denso di nubi, sia a livello locale che a livello internazionale, tanto sul piano politico, sia su quello economico-sociale.
E’ proprio quando la realtà umana contraddire le nostre aspettative che si rende necessaria la “speranza evangelica”. Non quando possiamo, bensì quando ormai non possiamo. Si tratta, dunque, di aprirci alla speranza per ricevere quel che Dio vuole donarci, senza far prevalere né lasciarci condizionare da ciò che noi possiamo raggiungere. La cosiddetta “lettura dei segni dei tempi” non ha per oggetto lo stare attenti soltanto e in primo luogo a ciò che Dio vuole che facciamo, ma, prima ancora, a quel che Dio mostra di volerci donare. il fondamento della speranza, in definitiva, si trova nella fedeltà di Dio, del Dio che promette sei salvarci e che starà sempre con noi fino alla fine dei tempi. Questo vale e deve valere soprattutto per la nostra vita personale. Un’altra costante è che Dio non cancella mai il problema, e neppure cerca di convincere chi chiama in merito alle sue qualità, né gli annuncia che sarà vincente. La risposta è sempre la stessa: “Non avere timore, io sarò con te”. E’ sempre così. Noi cerchiamo sicurezza, lui ci chiede fiducia. Ci vediamo obbligati a cambiare registro, in caso contrario, prevarranno inevitabilmente il timore o lo sconforto. Buona giornata…..