Rieccomi tra la mia gente, nella mia comunità dopo il Campo ACR della Parrocchia vissuto a Bieno meditando, giocando con la Tribù dei Moikatt con un ospite speciale: Giona….. Se domenica scorsa il punto centrale con cui abbiamo letto la Parola è stata la fame – la condizione di bisogno che contrassegna la vita dell’uomo – oggi è il mangiare.
Se l’uomo ha fame c’è da pensare che Dio abbia pensato ad un cibo che lo sazia….
Non lascia le sue creature affamate Dio: provvede loro il cibo! Come sempre, però, è l’uomo a decidere di che cosa sfamarsi. Il racconto di Elia profeta esprime la fuga dell’uomo dalla vita: vuole lasciarsi morire… il cibo si è fatto veleno perché il cammino non ha più ragione di essere percorso! Elia non vuole mangiare perché non vale la pena vivere… Dio lo esorta a mangiare un po’ di focaccia e di pane: il suo cammino deve riprendere perché lo porta al monte Oreb, il monte della rivelazione!
Nel Vangelo ci sono le mormorazione dei Giudei: non credono sia vero che Gesù “è il pane disceso dal cielo”: non può essere “cibo” divino quanto proferito dalla bocca umana del figlio di Giuseppe! Per arrivare a Dio c’è da mangiare di Cristo, della sua “carne”, cioè della sua umanità! Lì ci sono tutte le sostanze per compensare ai bisogni e alle domande di ogni “carne” umana! Buona domenica…