Stasera con la mia piccola comunità faremo la processione della Madonna della Valle qui a Confine di Mortizzuolo. Una statua che nonostante nell’ultimo terremoto abbia tirato giù tutto, essa è rimasta illesa….
Una statua semplice, moderna che è entrata nel cuore della gente…
Una festa è sempre occasione per ricordarci di qualche cosa di importante: lo è anche per noi che siamo invitati ad utilizzare il modo e il metodo più semplice ma più efficace per essere con Lei, accanto a lei, la Madonna: Il Santo Rosario.
In ogni parte del mondo dove Maria è apparsa e appare ha con se, e mostra ad ogni suo figlio questo strumento come strumento per arrivare al cuore del Figlio. IL Santo Rosario accende nei cuori la speranza. Una speranza che supera il nostro bisogno di mangiare, vestire, guadagnare, di divertirsi le supera portando a compimento lo stesso mangiare, vestire, guadagnare….
Guglielmo Marconi, il grande fisico e inventore sul letto di morte teneva tra le mani la corona del Rosario. Colui che aveva scoperto i mezzi per parlare a distanza, per collegare un estremo all’altro della terra, alla fine ebbe bisogno di ciò che collegava la terra al cielo. Quando una sera trascorre piano paino sulla terra, Il Santo Rosario mette in comunione le cose del cielo. È la casa del papa, la casa dell’ingegnere, architetto, dottore, del ricco e del povero, dell’ammalato; tutte le case delle persone di “buona volontà” che inviano per mezzo della Madonna il loro radio-messaggio lassù.. Ma ci sono case che restano mute. Perché? Si dice che non c’è tempo,; si dice che sono cose sorpassate, che non c’è comodità, dicono che non si usa più. Non credeteci! C’è un guasto irreparabile: o il cuore ha incominciato a morire per dare spazio alla disperazione, o si è spenta la voglia di essere testimoni di credibilità in umiltà e semplicità, anche oggi nel 2018. Chiediamoci se la nostra casa, la nostra comunità è forse una di queste….