E’ di questi giorno l’incresciosa storia del sacerdote della diocesi di Verona che lasciato l’abito sacerdotale ha deciso di convogliare a “nozze” con un uomo in Spagna.
La meraviglia, lo stupore e il rincrescimento è grande, e già da molte parti si stanno levando gli scudi contro il celibato sacerdotale, e contro l’istituto stesso del sacerdozio ministeriale….
San Francesco d’Assisi insegnava ai suoi frati a inchinarsi umilmente in segno di riverenze quando si imbattevano in un sacerdote, anche se povero e indegno.
Francesco voleva temere, amare e onorare come suoi signori i sacerdoti e non voleva considerare in loro il peccato, poiché diceva, in essi io discerno il Figlio di Dio. E faccio questo perché essi amministrano il santissimo corpo e sangue di Cristo e solo ad essi è stato dato il potere di rimettere i peccati [Fonti Francescane 1533 – 113 – 193].
Già ai tempi di Francesco c’erano gruppi di persone che volevano la riforma della Chiesa e criticavano aspramente i sacerdoti che davano cattivo esempio e dicevano che i sacramenti da loro amministrati non erano validi. Invece il poverello d’Assisi preferiva “curare le ferite, fasciare le fratture e richiamare gli smarriti” [Fonti Francescane 1469]; aveva cioè misericordia dei preti colpevoli di dare scandalo e li aiutava a ritrovare la buona strada. In fin dei conti, Francesco applicava ai sacerdoti una regola generale: guardare la realtà e le persone non con occhi carnali, ma con occhi spirituali cioè con gli occhi della fede. Se guardava un sacerdote con occhi carnali, vedeva un peccatore; se lo guardava con gli occhi della fede, vedeva un uomo scelto da Dio per una grande missione. Quando, come in questi gironi, i giornali, la televisione, il chiacchiericcio “sbattono il mostro in prima pagina” e ci fanno conoscere le azioni, scelte commesse da sacerdoti, ricordiamoci di San Francesco, che in questi casi raccomandava ai suoi frati di coprire i loro errori, di supplire i vari difetti e, dopo aver fatto questo, di essere più umili ancora [Fonti Francescane 730]. Chiediamo in questo momento di difficoltà e di sgomento allo Spirito Santo la grazia di guardare la vita e le persone con occhi spirituali; in particolare chiediamo che ci aiuti a onorare e rispettare sempre i sacerdoti e a pregare ogni giorno per loro. Buona Giornata