….Grida giorno e notte fino ad essere importuno nella preghiera. Tutto quello che chiederai con una preghiera piena di fede, lotterai. Proviamo a riflettere: siamo divenuti troppo ragionevoli nella nostra preghiera, che appariamo scontati timidi, timorosi, paurosi che sì rivolgiamo formule di preghiera irreprensibili e chiediamo cose che potremmo procurarci da soli. Bisogna trovarsi nella condizione di “povertà estrema”, perché salga da noi una supplica vera.
Dovremmo paragonare la nostra preghiera con quella dell’amico inopportuno o della vedova per comprender quanto la nostra preghiera sia paurosa e timida. Ci chiediamo come bisogna pregare, quale idee dobbiamo sviluppare davanti a Dio, in realtà Dio conosce il fondo del nostro cuore, sa della nostra miseria, ed è partecipe delle nostre piccole e grandi desolazioni. Non ci chiede di fare e dire delle belle frasi o di affogarci in un fiume di parole inutili.
Prima di sapere come pregare, è importante sapere come “non stancarsi mai”, non scoraggiarsi mai, né darsi per persi di fronte al silenzio apparente di Dio. Nella preghiera, Dio aspetta che noi mettiamo tutta la nostra veemenza, tutto il fiato nella nostra supplica, per chinarsi poi su di noi ed esaudire la nostra preghiera. Buona giornata!