La notizia della morte di Fabrizio Frizzi ha scatenato il putiferio medianico: TV, Internet, Giornali online si sono gettati a capofitto sulla notizia che certamente lascia tutti a bocca aperta. Forse qualcuno potrà accusarmi di cattivo gusto o peggio, di scarso rispetto nei confronti di Fabrizio e anche nei confronti del Vangelo. Ma per come lo conoscevo e per come tutti lo stanno dipingendo sono tentato di aggiungere in calce al Discorso della Montagna una nuova abitudine: “Beati gli inutili”. E, se volete, potrei completare: “Perchè di essi ha bisogno il mondo”, oppure “perchè soltanto loro sono veramente indispensabili”. E mi spiego. Sono convinto che una delle testimonianza più alte che Fabrizio ha offerto al nostro mondo sia quello della sua semplictà del suo sorriso che materialmente è inutile. Se oggi ciò che conta è il materialismo, portando l’uomo a giudicare ogni cosa in termini di utilità pratica, di rendimento, di efficienza, penso che accogliere sorridendo entrando in empatia con l’altro come ha fatto e dimostrato nel suo piccolo Fabrizio, vada aldilà di ogni discorso “efficiente”, di utilità fine a se stessa. Sì betati gli inutili o. Guai a non offrire questa preziosa testimonianza di inutilità. La nostra vita famosa o no dev’essere “tanto utile perchè tanto inutile”. Buona serata