Si corre inevitabilmente qualche rischio allorché si invita Gesù in casa propria!
Il suo galateo insolito riguarda il particolare modo i nostri atteggiamenti di fronte al Padre, a Dio.
Rifiuta una certa pratica religiosa che porta con sé una specie di automistificazione, un non so che di sicurezza, quasi ad accampare dei diritti dello stesso Dio. L’uomo di ogni tempo deve porsi dinanzi a Dio in un atteggiamento di umiltà, ossia di verità.
Non c’è nulla di rivendicare, collocandosi, come spesso ci capita, sul piedistallo delle proprie virtù, delle proprie “benemerenze” religiose. C’è, in realtà, solo da ricevere! Tutto è dono. Tutto è grazia! Tutto va accolto, con riconoscenza, dalla bontà di Dio. L’uomo diventa ridicolo quanto tenta di alzarsi dinanzi ai propri simili, ma specialmente davanti al suo Signore. la legge del cristiano, si voglia o no è quella dell’abbassamento, o se vogliamo della “povertà”. Guai a giocare a afre i ricchi con Dio. Si rischia di essere rispediti indietro a mani vuote. Il povero non va a pretendere, a riscuotere con arroganza… Il cristiano è uno consapevole, o almeno si spera, che nulla gli è dovuto…proprio per questo corriamo il “rischio” di aprire le porte a Lui: a Gesù! Buona Giornata