Il Cristiano non è mai un uomo "arretrato"
Dopo la santa messa di guarigione che abbiamo svolto ieri sera (la chiesa era stracolma di persone), non mi è difficile ammettere, che in giro, nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità ci stanno tante fatiche e pesantezze nella vita: ogni uomo e ogni donna fanno esperienza di dolore e di delusione. Il fatto è che nella maggioranza dei casi ciascuno guarda al proprio problema e non considera quelli degli altri… la propria condizione appare così insostenibile da considerarsi i più sfortunati del mondo! Ora: ovvio che è scontato che ogni persona più le proprie difficoltà di quelle degli altri; tuttavia, non è intelligente né tantomeno cristiano chiudersi a riccio su se stessi e commiserarsi! San Pietro così ci ammonisce: «Siate sobri, vegliate… sapendo che le medesime sofferenze sono imposte ai vostri fratelli sparsi per il mondo». Cioè: non pensiamo che la nostra condizione sia molto diversa di quella che stanno vivendo i nostri fratelli! Tutti, chi in una maniera chi in un altra, siamo in lotta nella vita perché il Maligno è sempre all’opera! Lottiamo contro il male e offriamo le nostre sofferenze non dimenticandoci mai dei fratelli che vivono accanto a noi e che spesso stanno combattendo battaglie ancor più pesanti delle nostre! Buona giornata
Posso pensare al male degli altri ma non mi toglie il mio!Tutto quello che posso fare è pregare. Di solito non chiedo mai nulla per me e chiedo sempre x tutti.Spero che questo venga apprezzato!
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