Il Cristiano non è mai un uomo "arretrato"
Credo che ogni educatore – sia esso genitore o professore o prete – abbia come tarlo costante delle proprie scelte quello di equilibrare i momenti in cui intervenire e i momenti in cui lasciar correre. Faticoso agire sempre con avvedutezza: se si interviene troppo ci si accorge di essere esageratamente pedanti… se si interviene poco si ha la percezione di essere menefreghisti… L’ideale sarebbe riuscire a sollecitare la liberta altrui a rispondere responsabilmente alle istanze di bene senza pressioni e coercizioni… ma ci si trova a fare i conti con la pigrizia e con il menefreghismo insiti nel cuore umano… Difetti e fragilità attivi non solo da piccoli ma anche da grandi… Se penso al mio ruolo da prete, le fatiche maggiori ce le ho con gli adulti, non con i bambini! Avverto quanto mai provvidenziale l’esortazione della lettere agli Ebrei che leggiamo oggi a Messa: «Prestiamo attenzione gli uni agli altri, per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone. Non disertiamo le nostre riunioni, come alcuni hanno l’abitudine di fare, ma esortiamoci a vicenda». Parole sante da far risuonare costantemente nel nostro cuore di educatori… Buona giornata
Ho capito da un po di tempo ormai che non sempre vale la pena intervenire…sto parlando di mio figlio che ormai ha 40 anni!!…non va mai bene come dico io perché ormai forse i tempi sono cambiati ,evoluti e io sono rimasto un po indietro!!!mi accorgo comunque che tante volte io avevo ragione di dirgli di comportarsi in una o l’altra maniera pero tutto tace me la metto via e lui pure.
Ora quando arriviamo quasi allo scontro mi ritiro per il quieto vivere e dico…Signore fai tu..!di solito lui arriva dappertutto…io mi libero di un problema e Lui me lo risolve spesso e volentieri!!Sempre più Le chiedo aiuto e lui me lo da.C’est plus facile!!!!
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