Il Cristiano non è mai un uomo "arretrato"
Che si voglia o no, ciascuno di noi porta con sé la storia della propria famiglia, le buone maniere-abitudini che nel proprio ambiente famigliare ha appreso…. Dice S.Paolo al discepolo Timoteo: «Mi ricordo della tua schietta fede, che ebbero anche tua nonna Lòide e tua madre Eunìce, e che ora, ne sono certo, è anche in te».
La fede è qualcosa che ti viene data, è certamente una grazia ma per come la fai tua, lo bisogna ammettere, e per questo devi ringraziare, qualcuno che ti ha preceduto!
Se per logica, e secondo ragione la fede rimane sempre una decisione personale, autonoma, incondizionata è pur vero che non si può negare la sua dimensione familiare e affettiva! Quanto è importante riconoscere nella fede le proprie radici! Il “marchio” culturale di riferimento!
Che tristezza quando incontro ragazzi che nell’infanzia e nell’adolescenza ho visto frequentare la Chiesa insieme alla famiglia e che. a fronte di studi e di amicizie, rinnegano platealmente ogni istanza della fede… sembra non siano più nemmeno loro! L’allontanamento dalla fede è uno strappo alla propria identità personale! È un rinnegamento stolto della storia e della cultura in nome di novità fragili e superficiali… Quanta dispersione senza i riferimenti chiari della fede… segno anche di una forte crisi culturale… Ridiamo vigore alle nostre radici se non vogliamo sparire… chi ha orecchi per intendere, intenda…