Succede spesso e sovente di dover incitare, invitare amici, fedeli all’ascolto della Parola (Sacra Scrittura). E se non fossimo noi a cercare la Parola, ma fossero le parole a inseguirci?
Il dubbio, mi viene ogni tanto come prete, quando magari dopo la predica torno al mio posto e mi assale il sospetto che non dovrei essere io a parlare.
La Parola aspetta tutti, desidera fare un balzo strepitoso, quello che passa dalla carta alla carne, alla vita!
E per rendersi “carne viva” ha bisogno di essere incarnata, nella vita di ogni giorno e in mille modi diversi da ciascun cristiano.
La Parola, a differenze delle parole che vanno e che magari non lasciano segno, ha però una caratteristica diversa…: quella di essere riservata ai solo Viandanti, a coloro che con fatica camminano, si sforzano di camminare in mille e uno problemi, e che magari qualche volta si intrufolano in chiesa, che mentre predichi magari alzano gli occhi al cielo, o semplicemente chiedono «perché».
Qualche volta nella vita si ha l’impressione di essere seguiti, da persone, da fatti, da circostanze da qualcuno. Poi scopri che invece non è così, che non c’è nessuno e nulla, e che era sola una tua illusione.
O forse no….., perché c’è sempre qualche parola che ci insegue…